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Una città che cambia volto

Da qui ai prossimi anni, Arpège si troverà al centro della più imponente e importante opera di rigenerazione urbana non solo di Milano, ma addirittura di tutta Europa. Un progetto di rilevanza internazionale che ha ispirato le migliori menti in ambito architettonico e urbanistico e che contribuirà a cambiare per sempre la fisionomia della città.
da milano today

Milano, un grande "bosco" in città delimitato dai grattacieli: ecco il futuro di Scalo Farini

da milano today

Stanziati 11 milioni di euro per costruire il nuovo campus di Brera

lifestyle

Sospesi sul futuro

Nel progetto Scalo Farini è prevista anche la ristrutturazione della viabilità esterna e la realizzazione di nuovi itinerari ciclabili. Verranno potenziati i servizi per la mobilità e inseriti due landbridge, il Ponte delle Arti e il Ponte Nuovo, per il superamento dei binari. La trasformazione di Scalo Farini ridisegnerà una porzione importante della città, ma non solo: sarà anche un luogo di ritrovo restituito alla collettività, poiché qui germoglieranno servizi e spazi per i cittadini, non da ultimo una piazza a misura di bambino.
cultura

Un quartiere colto e di tendenza

Via Farini è un’arteria lunghissima ricca di attività commerciali, botteghe, negozi e servizi. Un quartiere vivacissimo sia di giorno che di notte, una vera e propria cittadella del gusto grazie ai tantissimi ristoranti dedicati a chi ama la cucina italiana ed etnica. In via Stilicone, inoltre, si trova la celebre Villa Simonetta, che ospita la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado.
mobilità

Come raggiungere la residenza

Arpège si trova in una zona strategica, servita da numerose linee di mezzi di trasporto urbano, tra cui la due linee di metropolitana, quattro linee di tram e numerose linee di bus e filobus.
METRO GIALLA:
MACIACHINI
METRO LILLA:
MONUMENTALE, CENISIO
TRAM: 2, 4,
12, 14
BUS E
FILOBUS: 70, 78, 90/91, 92
DA MILANO TODAY

Milano, un grande "bosco" in città delimitato dai grattacieli: ecco il futuro di Scalo Farini

Stefano Boeri ha presentato il suo progetto per Scalo Farini. E c’è già l’ok del sindaco Sala Niente palazzi, che dovranno svilupparsi in verticale. Ma porte aperte al verde, agli alberi, alle piante, ai bambini.  È pronta a trasformarsi in un mega prato per bimbi Scalo Farini, l’area ex ferroviaria che il comune di Milano ha intenzione di recuperare insieme agli altri scali di Porta Genova, Porta Romana e San Cristoforo.  L’idea è di Stefano Boeri, archistar papà del Bosco Verticale, che ha già trovato l’ok del sindaco. Venerdì mattina, infatti, il primo cittadino di Milano, Beppe Sala, ha detto del progetto di Boeri: “È molto positivo per almeno due motivi.  Credo si possa partire dallo scalo Farini, poi spesso sugli scali ci sono piccoli dibattiti. Ma bisogna partire subito da uno scalo e potrebbe essere Farini. L’idea di Stefano Boeri di un grande parco per i bambini mi trova favorevolissimo”.  Al centro del progetto di Boeri, infatti, ci sono proprio i bimbi. A loro è dedicato l’immenso prato che dovrebbe nascere sullo Scalo, delimitato da alberi, piccoli boschi e grattacieli, per occupare quanto meno suolo possibile con gli edifici.  Lo stesso Boeri, come racconta Il Corriere della Sera, ha ammesso di essersi ispirato al pratone che Fulvio Scaparro voleva per i bambini di Milano, quell’Aulì Ulè che oggi si trova all’Idroscalo.   “Perché non duplicarlo, a Farini, dunque in centro alla città? – l’idea di Boeri -. L’immagine del pratone racconta che è possibile immaginare uno spazio dei bambini. Portare l’idea forte di Scaparro nel centro della nuova Milano è importante come averla realizzata all’Idroscalo. Nel più grande scalo merci in dismissione”.  Non solo Scalo Farini, però. Perché ci sono da rimettere a lustro San Cristoforo, Porta Genova e Porta Romana. A loro sta pensando il Wwf con il supporto di Fondazione Cariplo in partnership con Comune di Milano, Cooperativa Eliante e Rete Ferroviaria Italiana e il loro progetto “Rotaie verdi”. In una descrizione: un mega parco verde che dovrebbe nascere sui binari come successo a Parigi e New York. 
DA MILANO TODAY

Stanziati 11 milioni di euro per costruire il nuovo campus di Brera La nuova sede dell'accademia verrà costruita all'interno dell'ex scalo ferroviario Farini

I soldi ci sono e così anche il progetto (redatto dal Politecnico), non sono ancora state individuate le imprese che trasformeranno i disegni in realtà, ma per questo non resta che aspettare. È quasi realtà il nuovo campus dell’Accademia di Brera che verrà realizzato all’interno dell’ex scalo ferroviario Farini di Milano. Nella giornata di oggi, martedì 3 maggio, regione Lombardia ha stanziato 11 milioni di euro che serviranno a trasformare i disegni in realtà. Per il momento non sono state rese note le tempistiche per l’avvio dei lavori ma da palazzo Lombardia fanno presente che “il progetto presenta le caratteristiche per essere avviato in breve tempo”. Il cantiere dovrebbe partire a breve, come sottolineato dal presidente della regione, Attilio Fontana: “A breve potranno essere avviati i lavori grazie alla collaborazione con il Politecnico, cui si deve il supporto tecnico, che testimonia il forte lavoro di sinergia tra le accademie milanesi”, ha spiegato il governatore. Il nuovo polo dell’accademia, comunque, non sostituirà la storica sede nel cuore di Milano, nata nel Settecento quando non si prevedeva che l’edificio avrebbe accolto 5mila studenti e circa 400 professori. Il nuovo edificio affiancherà la storica sede e riunirà le sedi distaccate tra viale Marche e Arcore; sarà un campus sul modello universitario, aperto alla città, con uno spazio per l’esposizione dei lavori degli studenti. Il progetto, nel dettaglio, coinvolge due lotti dell’ex scalo ferroviario: uno di 18.800 metri quadrati per aule e laboratori, l’altro di 3.000 metri quadri (con altri 10mila metri quadrati di diritti edificatori), dove invece verrà costruita una residenza in housing sociale per professori e studenti. I soldi stanziati dalla Regione, nel dettaglio, serviranno per realizzare aule didattiche e laboratori per il corso di progettazione e nuove tecnologie “Desideriamo rivolgere un sentito ringraziamento alla Regione e in particolare alla lungimiranza del suo presidente per l’attenzione e il sostegno riservataci, fin dall’inizio, in un periodo storico difficile come questo – ha commentato Livia Pomodoro, presidente dell’accademia di Brera -. Quello che andremo a svolgere è un lavoro particolarmente utile e importante per la comunità nazionale e internazionale. Un campus che saprà accogliere molti studenti e contribuirà a rendere ancora più grande Milano e la Lombardia”.